martedì 29 maggio 2012

una fiorfatina dorme

 Ecco perchè non riusciamo a vedere le fiorfatine!
Quando dormono si richiudono dolcemente nel loro fiore, scivolando sempre più all'interno, per essere coccolati dalla morbidezza e dal profumo dei petali.
Difficile dire se si tratta di un risveglio all'alba...
 o di occhi appena chiusi all'imbrunire...
 perchè le fiorfatine si addormentano e si risvegliano sempre allo stesso modo, con il loro visino dolce, con quegli occhi chiusi che fanno pensare ad un sogno imminente o appena fatto.

 Questa fiorfata apparterrà a Veronica così come questo dolce angioletto, che spero possa conquistare il suo cuore.
 Ha uno sguardo molto dolce, sembra esprimere amore per il cuore di chi lo guarda...
in foto purtroppo non si vede come in realtà... ma vi assicuro ha uno sguardo dolcissimo e tenerissimo.
 Le due vanilline sono come al solito realizzate  in pasta di mais, tranne il vasetto della fiorfata che come potete vedere è in terracotta.
L'angioletto misura circa 11 cm.

 Spero come sempre che anche loro possano piacervi :)

lunedì 21 maggio 2012

Lila

Tra le Vanilline, oggi è arrivata un'altra piccola creaturina...
Lila, è una piccola sirena che assorta nei suoi pensieri ti rivolge uno sguardo quasi di sfuggita, forse perchè tra le sirene è la più timida o magari la più riservata... Una cosa so di certo che ha la stessa aria sognante di colei che me l'ha richiesta.
 Lila, è una ragazza molto bella,   ha lunghi capelli ricci castano scuro ramato, occhi grandi e verdi, labbra carnose, carnagione leggermente scura e un corpo da sirena ^_^
Poco tempo fa, quasi timidamente mi ha richiesto una sirena somigliante a lei, spero di esserci riuscita e aver colto veramente la sua aria un pò timida e riservata.
E' stata lei a decidere la posa e i colori della coda...
 Non vi nego che quando mi ha richiesto i colori verde-turchese e lilla... mi sono un attimo preoccupata... però alla fine sono rimasta contentissima del risultato;
 anche se inizialmente i due colori potevano essere contrastanti, sfumando un po' di blu primario fra i due colori richiesti, questi si sono legati armoniosamente senza contrastarsi.
Lila, è molto romantica...
 voleva dei fiori tra i capelli, e oltre a questi io ho aggiunto anche delle microperle per impreziosire i suoi riccioli.
 La piccola sirena è realizzata interamente in pasta di mais.
 Che dite... le piacerà?
E a voi piace?
Spero proprio di si ^^


domenica 13 maggio 2012

Fiorfate

 Vi ricordate delle Fiorfate?
Quanto tempo è trascorso... l'ultima fiorfata realizzata da me, risale a circa 5 anni fà.
Una mia cara amica le ha viste su questo post, se ne è innamorata e me ne ha commissionate ben tre :)
 Fiori e colori sono scelti da lei,  ma viso, espressioni e gestualità delle fiorfate sono dettati dalla mia fantasia e dal mio stato d'animo ^_^
Però non posso lasciarvi solo le immagini con una rapida descrizione e poi congedarmi con un saluto...
devo assolutamente parlarvi un pò di loro!! ^^
Capita spesso che nel sentiero dei sogni ci siano fatine un pò più dispettose che cerchino pretesti per litigare con altre fatine, e folletti burloni che facciano indispettire e spazientire quelli più laboriosi.
Di solito non succede nulla di grave, dopo una linguaccia, una piccola spinta, un marameo, si risolve tutto con una risata, una stretta di mignolino-mignoletto e  un forte abbraccio.
Ma quando tra due fatine o due folletti litiganti, nessuno cede... cominciano i guai.
Dicono cose che non si dovrebbero dire perchè parlano senza  riflettere, provando gusto e piacere nell'offendersi reciprocamente. Cominciano ad avere il mal di pancia per la  rabbia, la loro dolcissima voce si fa rauca e stridula, non si muovono più agilmente con grazia e leggerezza ma si agitano e gesticolano in modo scomposto... beh, un pò come succede a noi umani, non credete?
Per fortuna che il tutto non dura molto, perchè come sempre, sopraggiunge  la fatina più anziana e saggia e comincia davanti a quello scompiglio a dare ordini per rimettere ordine!
Nonostante il timore che hanno di lei, i due litiganti si voltano le spalle e non riescono a far pace, perchè sono convinti, un pò come gli umani, che chi cede è solo un perdente. Ma la fatina saggia spiega loro che chi cede, cede all'amore e alla bontà che presto arrivano nel cuore di chi li ospita arricchendolo e rendendolo vincitore. Ma se i due esserini nonostante la lezione si ostinano a rimanere nella loro posizione ecco che allora  l'insegnamento da teorico diventa pratico, con un evento bellissimo e magico che adesso vi descriverò.
L'anziana fatina strappa un capello da ognuno, un piccolo dolore per far capire cosa vuol dire offendere, li liscia per domarli e poi li avvolge e li stringe con un nodo attorno ad un semino.
Dà l'ordine ad entrambi di piantarlo in un vasetto tondo. Ogni giorno dunque si ritrovano insieme per annaffiare il piccolo pezzo di terreno circolare in cui si trova il semino, poi attendono che accada qualcosa e in men che non si dica ecco che nasce un piccolo germoglio, da questo un piccolo bocciolo che schiudendosi dona alla luce una piccola  "Fiorfata".
State bene attenti, non confondetela... lei non è nè fata nè folletto, è una creaturina diversa, insolita, che nasce per uno scopo ben preciso.
La fiorfata a prescindere dal fiore in cui vive, ogni giorno ha bisogno di cure che non possono essere date da chiunque, ha bisogno dell'attenzione e dell'amore di coloro che hanno piantato il suo seme nel terreno, e sa riconoscerli perchè ha qualcosa di loro in sè.
Le due fatine o i due folletti che siano, ogni giorno portano gocce di rugiada affinchè la fiorfata si disseti e sistemano il terreno per farla stare comoda.
Naturalmente lei non manca mai di ringraziare così dona un canto simile a quello dell'usignolo:
 dolci note  che producono un senso di pace, accarezzando i cuori più arrabbiati così da indurre le due fatine o i due folletti a prendersi per mano, a guardarsi indirettamente ma recipocamente nei lineamenti della fiorfata che ha sembianze di entrambi.
Così da quello che inizialmente sembrava un dovere, il piantare, il coltivare, e il curare diventa piacere e la lezione è ben presto spiegata:
i due capelli strappati rappresentano  l'orgoglio e la rabbia.
Quel semino donato dalla saggezza, è il seme della pace.
Il terreno del vasetto  è  circolare, il suo perimetro quindi non ha inizio ne fine proprio come l'amore.
I lineamenti delle fiorfate riprendono per somiglianza quelli più belli del volto di chi li ha piantati, così chi li osserva ed ammira, riconosce i propri, ma soprattutto conosce e inizia ad amare quelli dell'altro... proprio come succede nell'amare tanto i pregi da accettare facilmente anche i difetti.
Beh cos'altro aggiungere...basta più parole!! ormai le due fatine, o i due folletti che siano, hanno già capito quale sia l'entità della loro Fiorfata, e tu l'hai capito?
"Fiorfata" nel sentiero dei sogni è sinonimo di Amicizia  ^_^ che non morirà mai se verrà sempre alimentata dalla fedeltà, dal rispetto, dall'amore reciproco.

Spero che leggere le origini delle Fiorfate sia stato di vostro gradimento e che loro (realizzate in pasta di mais) vi siano piaciute.
Dolce abbraccio ^_^

sabato 5 maggio 2012

Nicole

 Ricordate il visetto da clown che tempo fa vi avevo fatto vedere?
 Beh, pian pianino ho completato questa nuova Vanilline e mentre le mie mani modellavano il suo corpicino, Nicole, questo è il suo nome, mi ha raccontato la sua bellissima storia.
Un giorno di non tanto tempo fa, in un paese non molto lontano dal sentiero dei sogni, si fece una grande festa dedicata a tutti i bambini, ma dato che si organizzò all'aperto, fu anche una festa per gli occhi e il cuore di chi era già adulto, di chi non ricordava più com'era bello divertirsi, giocare, sognare e guardare il mondo con gli occhi da bambino.
Il protagonista della festa si chiamava François, era il clown più in gamba che si potesse conoscere.
Recitava passando da un personaggio all'altro, da un vestito all'altro, con maestria ed eleganza. Nessun momento di esitazione, era sempre sicuro di ogni suo gesto. Ogni personaggio da lui interpretato raccontava la propria storia come in un film muto.
François non regalava risate ma sorrisi che riempivano il cuore.
Tra tutti gli spettatori di quella magica festa ci fu la piccola Nicole che rimase affascinata in maniera particolare da François, colse in lui qualcosa che forse gli altri bambini non avevano ancora percepito.
Era proprio la magia del dono...
François donava sorrisi e gioia liberamente, non desiderava nulla in cambio, solo un sorriso e un arrivederci con la manina.
 A festa finita, Nicole corse da lui e con il fiatone gli chiese di poter diventare un clown, ma non uno qualsiasi, voleva essere un clown bravo e buono come lui, un clown con quel segreto che ancora Nicole non riusciva a comprendere appieno.
François, con gli occhi lucidi per la commozione nel capire il cuore sincero di Nicole, rispose senza parole. Si portò la mano al petto toccandosi il cuore, chiuse gli occhi color nocciola, e poi li riaprì guardando il cielo. Qualche secondo dopo, portò la sua mano al naso rosso che ancora indossava, lo tolse e con un gesto ampio e poetico lo poggiò al cuore di Nicole. Questa fu la sua risposta, la risposta che Nicole non capì perfettamente ma accettò prendendo il naso rosso di François dopo avergli donato un bacio sulla guancia truccata con il cerone bianco.
Passarono gli anni, ma Nicole non aveva mai abbandonato il pensiero di voler diventare come François.
Un giorno prese il naso rosso dal cassetto in cui l'aveva risposto e corse fuori.
Era una di quelle giornate insolite, quelle in cui sta per accadere qualcosa di magico.
L'aria era fresca e pulita, profumava di fiori. Nicole raggiunse un prato bellissimo, punteggiato di tanti fiorellini colorati, non resistette vi si rotolò tante volte e poi stanca, si mise supina. Non se ne accorse, ma i suoi abiti si erano colorati dei mille colori dei fiori del prato.
 Con gli occhi rivolti al cielo,
ripensò François, al suo modo sincero di donare, e al proprio desiderio di voler essere come lui per tutti i bambini che avrebbero avuto bisogno di sorrisi e amore.
Ecco, proprio quest'ultima parola fu la risposta muta di François, siii!!! proprio in quell'attimo capì! Ripetè il gesto di François... con la mano ascoltò il cuore, prese il naso rosso e puntandolo verso il cielo li guardò entrambi... per la prima volta guardò come guardavano gli occhi di François. Con fantasia, riuscì nei suoi pensieri a vedere quel naso contro il cielo, come un palloncino rosso. Il segreto del donare era ormai suo, era nel pensiero di quel palloncino!
 Si ricordò di quando era piccola, e di quanto, dopo aver portato un pò a spasso il proprio palloncino, le piacesse sfilarsi il cordoncino dal polso per restituirlo all'aria di cui era fatto, lasciandolo libero di volare nel cielo.
Capì solo in quell'attimo il perchè lo facesse, quando invece tutti gli altri bimbi piangevano per averlo perso,.
Capì il desiderio di voler essere come François...
Vedere un palloncino rosso volare in alto è più bello che vederlo avvizzito dopo qualche giorno per il piacere di tenerlo solo per se stessi, è più bello perchè mentre raggiunge il cielo può essere visto da mille altri bambini e può colorare il cielo anche nelle giornate più grigie.
Nicole riflettè che il dono più grande che poteva dare era l'Amore, solo chi sa amare è capace di dare senza aspettarsi di ricevere.
 Da quel giorno Nicole rispose alla sua vocazione: indossò il naso rosso e con i suoi abiti già colorati, andò in giro a distribuire palloncini rossi, simbolo del suo amore e del suo cuore.
Spero che questa storia, come la precedente, vi sia piaciuta e non vi abbia annoiato.
L'ho scritta con il cuore, dedicandola a François, un clown francese che ho conosciuto realmente circa 17 anni fa, un clown che andava in giro per il mondo donando sorrisi ^_^ e ad Ester, una bambina che fino a qualche anno fa mi chiamava "Conci dei palloncini" in ricordo di una sera  trascorsa insieme ad attorcigliare palloncini per realizzare diverse forme.

Nicole è realizzata interamente in pasta di mais, ad eccezione del papillon di raso e delle toppe di stoffa.
I  capelli sono di piumino sintentico. Ho applicato agli occhi delle ciglia finte e per rendere leggero il suo palloncino ho messo all'interno un'anima di carta pellicola appallottolata.
Misura circa 17 cm, base e palloncino compresi.
Nicole spera che la sua storia vi abbia donato un sorriso ^_^